Perso Ciro Immobile, come da copione, il Torino si proietta verso la campagna europea (grazie ai “pasticci” del Parma) con un mercato aggressivo: ha preso il venezuelano Josef Martinez, molto simile al primissimo Sanchez di Udine, ed ha quasi preso l’argentino Sanchez Mino, seguito in passato anche dalla Juventus e segnatamente da Fabio Paratici, esterno mancino dal buon piede che può giocare anche da mezzala.
Ventura ci ha fatto la bocca, come si dice in gergo. E per l’attacco adesso prova il colpo da novanta, con poche speranze a dire il vero: è infatti notizia di queste ore il sondaggio fatto dai granata con i cugini bianconeri per capire la posizione reale di Fabio Quagliarella, uno che i gol li fa un po’ ovunque a prescindere dal palcoscenico, uno che però è anche chiacchieratissimo in vista di questa finestra di mercato che ufficialmente si aprirà soltanto il 1 luglio prossimo. Per l’attaccante napoletano (anche ex Toro, tra l’altro) pare si siano messe in coda Lazio, Galatasaray, West Bromwich e Fiorentina, con la Roma vecchia estimatrice molto più defilata.
Ovviamente fa molto gola quel contratto in scadenza 2015, perché il prezzo del cartellino di Quagliarella oggi probabilmente non supera i 6 milioni di euro. Per il Toro però quel contratto assume forme nuove: qualora la Juventus non rinnovasse con la punta (come è probabile che sia), la si potrebbe attrarre con la metà del cartellino di Matteo Darmian e con una partecipazione a metà sull’ingaggio di Quagliarella (900mila netti a testa) per un anno di prestito, a patto che il giocatore accetti poi un prolungamento con il Torino. Ovvio, si tratta di un’ipotesi piuttosto azzardata, ma Ventura ci vuole provare. O meglio, vuole che Cairo ci provi…
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